lunedì 30 maggio 2016
Prossimo ritorno per idee non pretenziose
Per i miei 4 affezzionati amici: ritornerò presto con altre idee e altri lavoretti, ma questi 3 giorni insieme a mio marito, senza preoccupazioni, in tranquilla serenità, me li voglio godere fino all'ultimo secondo, vi lascio con la promessa che posterò tutte le foto che ho fatto e forse con una ricetta che riuscirò a estorcere a qualche ristoratore di buon cuore.
Scheggino (PG)
Siamo arrivati a Scheggino piccolo comune in provincia di Perugia, il paese era una roccaforte medioevale arroccata sulle pendici della montagna e bagnata dal fiume Nera. È un posto singolare e molto bello, le varie abitazioni sono state ricavate nell'antica rocca e sono particolari e suggestive. Farò delle foto e le posterò, adesso mi voglio godere questi due giorni di relax.
venerdì 27 maggio 2016
Uso dei "diversivi" natalizi
Durante i preparativi per la festa di compleanno di mio marito, sono dovuta ricorrere a dei diversivi per cercare di mantenere l'effetto sorpresa; ecco un uso che se ne potrebbe fare per utilizzare i vari cuscinetti natalizi, un grande cuore adorno di trine con inseriti i vari cuscini da appendere (al momento opportuno)alla porta in attesa del Natale.
giovedì 26 maggio 2016
Cannelloni delicati e fagottini pere e formaggio
Ieri sera durante la cena per il compleanno di mio marito, mi è stata richiesta la ricetta dei cannelloni delicati, ecco come li faccio io: Ingredienti per 2 persone: pasta sfoglia (farina 0 gr.130, farina integrale gr. 70, 2 uova) prosciutto cotto di ottima qualità gr.150, sottilette una confezione ( io uso le fila e fondi ), burro un etto scarso, parmiggiano grattugiato quanto basta, besciamella ( farina latte e burro). Tiro la pasta in strisce di circa 15 cm x 20, e le faccio cuocere in acqua salata, dispongo le strisce di pasta su di un canovaccio pulito e vi dispongo sopra in questo ordine: una fetta di prosciutto cotto che ricopra completamente la pasta, striscioline di sottilette, un pò di besciamella e un cucchiaio di parmiggiano, arrotolo la pasta, così farcita, a formare un rotolo del diametro di 3cm e vi ricavo 3 cannelloni che dispongo in una pirofila da forno precedentemente unta di burro e di uno strato di besciamella. Questo serve per evitare che i cannelloni si attacchino alla pirofila. Quando ho finito di disporre i cannelloni ( in un solo strato, non sovrapposti) vi spargo sopra uno strato sottile di besciamella, ancora qualche fiocchetto di burro e una spolveratina di parmiggiano, poi inforno a 200 gradi x circa 25/30 minuti, fino a quando non si è formata una bella crosticina dorata. È più lungo scrivere la ricetta piuttosto che eseguirla, buon appetito a tutti.
Un'altra ricetta velocissima e di grande effetto sono i fagottini di pere e formaggio.
Possono essere un antipasto come un accompagnamento all'aperitivo.
Facilissimi da preparare, per dodici fagottini occorre una confezione di pasta sfoglia rettangolare (una volta la preparavo io, poi ho scoperto che quella comprata al supermercato è altrettanto buona), una pera "ABATE" matura pelata e tagliata a quadretti, un etto e mezzo di formaggio ( io ho usato il Brie perchè cremoso al punto giusto ), un uovo.
Ho steso la pasta sfoglia e ne ho ricavato 12 quadrati, su ciascuno ho posizionato un pezzetto di formaggio e 2/3 quadratini di pera, ho chiuso il quadrato premendo bene sui lati aperti, poi ho spennellato con l'uovo sbattuto. Ho disposto i quadratini sulla pirofila da forno precedentemente ricoperta da carta forno e ho infornato a 180 gradi per20 minuti. Se non possedete un pennello da cucina, niente paura, è sufficente indossare un guanto di lattice, pulito, e "spennellare" l'uovo.
mercoledì 25 maggio 2016
FESTA DI COMPLEANNO L'EPILOGO
Finalmente siamo giunti al gran giorno, anche se non siamo riuscite a fare tutto in gran segreto, comunque la sorpresa c'è stata ugualmente. Mio marito non si aspettava di vedere i suoi amati nipotini, arrivano da lontano, e si è anche commosso. La cena è riuscita bene e tutti hanno gradito le diverse portate. La tavolata era allegra e ben amalgamata, anche se le età si differenziano parecchio; il momento della torta con candele e motivetti musicali, forse un pò kitsch, ha fatto esplodere l'allegria. Il complimento più bello che ci è stato fatto, a mia figlia e a me, ce l'ha espresso mia cognata dicendo a mio marito che un pò lo invidia per il pensiero che abbiamo avuto nei suoi riguardi. (Si riferisce al fatto che abbiamo mosso mari e monti perchè a questa festa fossero presenti tutti i fratelli e sorelle con relativi consorti, figli, nipoti e figli di nipoti). Ci siamo riuscite, siamo stanche ma anche orgogliose, il momento per me più gratificante è stato un abbraccio di mio marito e una parola appena sussurrata all'orecchio: GRAZIE!!!!!!! Buona notte a tutti.
martedì 24 maggio 2016
Domani è il grandegiorno
Finalmente il grande giorno è arrivato, domani sera ci sarà la festa che sarà, ne sono sicura, memorabile. Tutto è pronto, mancano gli ultimi dettagli che verranno allestiti all'ultimo momento, sempre perchè deve restare comunque una sorpresa. Credo che mio marito sospetti, fa un sacco di domande e si vede chiaramente che non crede del tutto a ciò che gli raccontiamo; sospetta ma non ne ha la certezza, e sicuramente non può immaginare a tutte le persone che interverranno alla festa. Sarà comunque quasi impossibile mantenere il segreto fino in fondo, domani pomeriggio ci sarà il pasticcere che porterà la torta! dovremo sistemare i tavoli e allestire la location! come fare a tenerlo lontano? Forse mi è venuto un" lampo di genio" coinvolgerò il compagno di mia figlia e............... Se mi riesce ve lo racconteró. A presto.
lunedì 23 maggio 2016
Festa di compleanno ultimi giorni
Finalmente sono sola e ho potuto dedicarmi alle lanterne e alla scritta sulle tovagliette. Ho postato alcuni esempi delle lanterne che ho fatto, manca ancora lo spago per l'ancoraggio, lo farò domani sera. Ho scritto anche sulle numerose tovagliette la frase che avevo scelto in precedenza e le ho postate, la frase mi piace molto e credo che piacerà anche a mio marito. Sono quasi le tre del mattino è ora che mi corichi domani sarà una giornata carica di impegni.
Festa di compleanno ......ancora e ancora
Domenica pensavo di poter lavorare all'allestimento della festa invece niente! sabato sera il festeggiato ancora ignaro della sorpresa che gli stiamo preparando, mi ha proposto una gita in montagna, considerando anche che il giorno dopo sarebbe stata una bella giornata di sole. Come dire di no!! Amo la montagna, ma la programmazione è saltata e oggi mi ritrovo a recuperare il tempo perduto, pazienza, vi lascio perchè con le chiacchiere non procedo , alla prossima.....
sabato 21 maggio 2016
Festa di compleanno.........
È sempre più difficile mantenere il segreto, fare tutto di nascosto comincia a pesarmi, siamo abituati a condividere tutto e anche la più piccola riflessione mentre si chiacchiera rischia rendere nulli gli sforzi per mantenere il segreto. Ieri sera a cena stavamo chiacchierando di una degustazioni vini a cui avevamo partecipato quando mi è uscita la frase: secondo te quali vini sarebbero più adatti per la cena.........e mi sono interrotta, ma la "frittata" era fatta, infatti mi ha domandato : per quale cena? al momento mi sono inventata della cena che organizzerà nostra figlia per un suo amico. Chissà se ci avrà creduto. Più il tempo si avvicina più i preparativi si fanno frenetici, speriamo anche che i vari invitati non si lascino sfuggire indiscrezioni.
giovedì 19 maggio 2016
Tecnica di distrazione
Mio marito è sempre in casa, non è da lui, è diventato più curioso di una scimmia!!. Che fare? Ho cominciato a fare decorazioni per il Natale, verissimo, manca ancora tanto tempo, è quello che ha detto mio marito ed io ho risposto "chi ha tempo non aspetti tempo" (è quello che mi ripeteva spesso la mia cara mamma ). E così ho cominciato e ho fatto questi due cuscinetti da mettere sull'albero oppure insieme ad altri a completare una corona da appendere alla porta. Suppongo di farne altri per cui poi li fisserò ad una corona oppure ad un alberello fatto con il compensato o ancora ad un grande fiocco rosso, chissà! Per i più curiosi posterò quello che ho in mente. A presto.
mercoledì 18 maggio 2016
Festa di compleanno .....ma!
Ho l'impressione che mio marito abbia "mangiato la foglia", in ogni caso ha qualche sospetto. Questa sera avrei dovuto lavorare agli addobbi, ma dopo la fine del programma tv che stavamo guardando, ha esordito dicendo che non aveva sonno e ha iniziato a leggere. Ho aspettato un po' poi ho iniziato a lavorare a degli oggettini che mi serviranno fra qualche mese, tanto per distogliere l'attenzione. È da dieci minuti che si è coricato, ma è troppo tardi per iniziare a lavorare alle lanterne, speriamo domani sera!!!
Festa di compleanno......continua......
Stanno accumulandosi tanti impegni imprevisti, l'organizzazione per la festa di compleanno va a rilento, oggi necessariamente devo acquistare tutto il necessario per gli addobbi, poi questa sera, quando mio marito andrà a letto, inizierò con le lanterne e spero non si svegli. Per fortuna io non dormo molto e non mi pesa fare le ore piccole. Oggi mia figlia mi ha rivelato il regalo che ha comperato, un soggiorno per due persone in una splendida località umbra, ne sarà felicissimo!!!!!
domenica 15 maggio 2016
Altre ciabatte ricamate
Un altro paio di ciabatte ricamate, questa volta con un grifone blù. È piacevole uscire dalla doccia e indossarle, sono così morbide!!!
Poltrona a modo mio
La poltrona è stata comperata in un negozio di Bologna, la poltrona è supercomoda, il colore grigio mi piace, ma volevo uniformarla al resto dell'arredamento, così, con lo stesso tessuto utilizzato per ricoprire il divano, ho foderato la parte centrale della poltrona; con un tessuto rosso ho realizzato un cuscino "poggiareni", con lo stesso tessuto ho ricoperto tre bottoni e cuciti sullo schienale, per un tocco personale, ho ricamato un monogramma bianco sul cuscino.
sabato 14 maggio 2016
Recupero dei lavori in sospeso
Questa mattina non ho potuto dedicarmi all'organizzazione della festa, mio marito era nei paraggi e un tantino troppo curioso, così ho ripreso la confezione delle nuove tende per il soggiorno. Sono tendoni doppi sul tono del grigio perla e bianco, non riesco a rendere in maniera ottimale l'immagine di cosa intendo fare; quando saranno finite le posterò, spero piaceranno.
Festa di compleanno 3
Ho eliminato i palloncini, anche mia figlia è d'accordo. Notiziona che farà sicuramente commuovere mio marito: nonostante sia un giorno feriale, i nostri nipotini, che abitano lontano, parteciperanno alla festa; sono proprio felice.
È quasi tutto organizzato, anche il colore dei piatti bicchieri etc., saranno bianchi con dei decori blù. Rimane solo la spesa, la farò martedi mattina, poi cucineremo fra martedì e mercoledì, ad aiutarci verrà anche mia cognata, mitica la mia amica e cognata!!
Spero che riesca tutto al meglio.....
venerdì 13 maggio 2016
Portachiavi per un tifoso viola
Ecco, come promesso, il portachiavi per un super tifoso viola. Se non lo si vuole utilizzare come portachiavi, lo si può usare come profumatore per automobile.
giovedì 12 maggio 2016
Organizzazione festa di.compleanno 2
Un attimo di concentrazione, dove ero rimasta?, .......giusto ero rimasta agli addobbi.
Il posto, come ho specificato, è all'aperto, praticamente i tavoli verranno disposti sotto un grande gazebo. Avevo pensato di lasciare accesa elettricamente solo una luce centrale, poi disporre delle candele lungo tutto il perimetro del gazebo; le candele, per evitare di incendiare la copertura, verranno inserite in barattoli di vetro, tipo bormioli, poi, con del filo di ferro, agganciati alla struttura del gazebo stesso. Tutto intorno, per illuminare tutta l'area, ho pensato a delle torce a gambo lungo così da poterle inserire nel terreno. I tavoli saranno ricoperti con runner di carta da pacchi; posate, tovaglioli, piatti e bicchieri saranno colorati, anche se non sò ancora bene quale può essere il colore più adatto, e quì avrei proprio bisogno del vostro aiuto. Ad esempio palloncini colorati sarebbero adatti? Ho dubbi in proposito, li vedo più consoni ad una festa per bambini. Devo interrompere, si sta avvicinando il festeggiato e il tacere è d'obbligo. A domani.
mercoledì 11 maggio 2016
Organizzazione festa di compleanno 1
Oggi, nel pomeriggio, dopo che mio marito è uscito di casa, mia figlia ed io abbiamo cominciato con l'organizzazione della festa. Innanzitutto abbiamo stilato un promemoria di tutte le cose da fare: inviti, addobbi della location, menu, acquisti per la preparazione e contatto con la pasticceria per i tempi di consegna. Abbiamo deciso, dato il poco tempo che manca all'evento, di effettuare telefonate per gli inviti. Ci siamo divise i nominativi e incominciato le tefonate; già la metà degli invitati ha dato il proprio assenso: siamo a buon punto! Abbiamo poi discusso sulle varie portate, che devono essere varie, sfiziose e anche in un certo senso tradizionali. Gli invitati hanno un'età che spazia dai 15 ai 75 anni, dobbiamo cercare di accontententare tutti i palati. La prima stesura del menù ( ci saranno sicuramente modifiche in corso d'opera ) prevede: come antipasti, diverse torte salate (ai porri, alle zucchine e un paio di quiche), affettati misti con pane ai cereali rigorosamente fatto in casa, spiedini di pomodori pachino e mozzarelline infilati all'interno di un mezzo melone a cui è stata estratta la polpa che sarà poi utilizzata per una macedonia, fagottini di pere e brie e per finire rotolo di pane in cassetta con prosciutto e philadelfia; con i primi andiamo sul tradizionale: lasagne al forno e crepes con prosciutto e formaggio, abbiamo pensato ad una sola portata di carne, importante, fettine di rosbeef con contorno di insalata russa. Dalla pasticceria arriverà un panettone rustico farcito e una grande torta e ..... vino a volontà.
Dobbiamo ancora mettere a punto l'addobbo per la location, tenendo presente che il luogo è all'aperto in campagna, dotato comunque di una buona copertura. Abbiamo pensato ........mi sta venendo sonno ci sentiamo domani, se avete suggerimenti saranno bene accetti.
Come Giaburrasca - parte seconda -
Ho concluso la prima parte di queste mie dissertazioni, allibita di fronte all'ennesima bagarre di personaggi intenti a urlare agli astanti le loro opinioni.
Eppure non posso e non voglio demonizzare in toto lo strumento televisivo, ci sono programmi sia di intrattenimento che di attualità come pure di informazione e di cultura che attirono il mio interesse ( ho escluso lo sport perchè visto in televisione non riesce a coinvolgermi ), ma sono pochi e il più delle volte trasmessi a delle ore improponibili; probabilmente perchè non fanno audience, non riescono a raggiungere quello che in termine tecnico viene chiamato " share ". Mi rendo conto che la maturità mi ha reso più selettiva, più critica, mi disturbano quasi a livello epidermico trasmissioni senza nè capo nè coda il cui contenuto è talmente banale e superficiale che l'intermezzo pubblicitario che le interrompe viene da me percepito come un alito di aria fresca; il chè è tutto dire!.
Il mio preferito rimane comunque e sempre lo strumento radiofonico, ascolti e non vieni distratto dalle immagini; sono di un'altra generazione quando la TV era ancora agli albori e non era entrata ancora in tutte le case, per impossibilità o per scelta. Con la radio puoi aggirarti per casa, affacendata nelle tue mansioni, che la musica ti accompagna e la voce radiofonica ti segue tenendoti compagnia. Anche il giornale radio rispetto al telegiornale è più "soft"; le notizie, seppur a volte tragiche, sono le stesse, ma non ti vengono sbattute sotto gli occhi in maniera talmente cruenta che a volte mi chiedo ( e spero vivamente di sbagliarmi) non ci sia una qualche sorta di compiacimemto. Sicuramente se ciò avesse anche una seppur minima giustificazione, ho comunque l'impressione che non si tenga conto sufficentemente della dignità umana e del rispetto che sempre bisogna riconoscere a chi è colpito da una avversità. Ancora ricordo, da bambina, nei grigi pomeriggi invernali, quando nel camino scoppietta un fuoco allegro che scalda e illumina la stanza, e la mamma che ci chiama per la merenda. Sento ancora il sapore, il gusto di quella croccante fetta di pane "adorna" di pomodoro e insaporita da un filo d'olio; buonissima!! Dicevo; con la merenda fra le mani ci sediamo attorno a questo apparecchio, che allora aveva le dimensioni di un piccolo mobile, e alle ore 16, o giù di lì, il conduttore tutti i giorni legge un capitolo di un libro per ragazzi. Non si limita solo a leggere, ma produce tutti quei suoni a completamento della storia che la rendono più accattivante e intrigante. E alla fine di questa mezz'ora di avventura ci saluta e, come un caro amico, ci da appuntamento per l'indomani.
Ma le emozioni non finiscono perchè dopo il programma ci sono le " riflessioni " di noi bambini, riviviamo l'avventura esprimendo le nostre osservazioni, le nostre emozioni condividendole fra noi e alla fine coinvolgendo anche la mamma e il papà ( quando presente), in una parola DIALOGO. Mi sono resa conto solo molto più tardi quanto importanti siano stati quei pomeriggi.
Se chiudo gli occhi mi rivedo ancora intorno al focolare, sento ancora il profumo del pane che esce dal forno, delle caldarroste che scoppiettano sul fuoco e l'odore della legna che brucia: si! percepisco questi odori, questi profumi, come si sprigionassero ora, in questo istante. Mi capita, come penso a molti, di percepire un profumo "antico" e improvvisamente venire proiettata in un tempo lontano: il profumo delle mele cotogne; e all'improvviso sono nella casa della nonna di fronte al baule della biancheria che sprigiona questo profumo. Il profumo della cannella; ed eccomi di fronte al grande albero di natale, pieno di frutta: mandarini, noci, bastoncini di cannella, poi fiocchi di vari colori e batuffoli di cotone per emulare la neve. Odo perfino lo scalpiccio frettoloso dei passanti e le risate dei bambini che giocano con la neve e ai quali fra un momento mi unirò, non prima di avere indossato guanti e cappotto altrimenti !! chi la sente la nonna!!
La nonna, questa preziosa figura che ancora mi accompagna, la mia mano di bambina nella sua, ruvida e rugosa eppure così sicura, protettiva, a volte necessariamente severa, sempre prodiga di carezze; vedo ancora la sua figura un pò curva vestita di nero, ma radiosa, il sorriso sempre irradiava dal suo volto bello quasi regale eppure così dolce, illuminato dagli occhi azzurri indagatori (non le si poteva mentire) . Guai a noi bambini quando quegli occhi si tingevano di blù, qualcuno di noi aveva fatto una marachella e doveva aspettarsi la conseguente punizione. Niente di sconvolgente, ma pur sempre una punizione, a volte era il "colpevole" stesso a sceglierla e non è mai stata messa in discussione dalla nonna; altri tempi, altri bambini e soprattutto altre nonne. Questa donna meravigliosa che ha dedicato tutta la sua vita agli altri, che non ha mai chiesto nulla per sè, che se n'è andata in punta di piedi, silenziosamente addormentandosi senza più un risveglio, le sue ultime parole per me "buona notte piccola mia, fai bei sogni".
Arrivederci alla " parte terza".
Eppure non posso e non voglio demonizzare in toto lo strumento televisivo, ci sono programmi sia di intrattenimento che di attualità come pure di informazione e di cultura che attirono il mio interesse ( ho escluso lo sport perchè visto in televisione non riesce a coinvolgermi ), ma sono pochi e il più delle volte trasmessi a delle ore improponibili; probabilmente perchè non fanno audience, non riescono a raggiungere quello che in termine tecnico viene chiamato " share ". Mi rendo conto che la maturità mi ha reso più selettiva, più critica, mi disturbano quasi a livello epidermico trasmissioni senza nè capo nè coda il cui contenuto è talmente banale e superficiale che l'intermezzo pubblicitario che le interrompe viene da me percepito come un alito di aria fresca; il chè è tutto dire!.
Il mio preferito rimane comunque e sempre lo strumento radiofonico, ascolti e non vieni distratto dalle immagini; sono di un'altra generazione quando la TV era ancora agli albori e non era entrata ancora in tutte le case, per impossibilità o per scelta. Con la radio puoi aggirarti per casa, affacendata nelle tue mansioni, che la musica ti accompagna e la voce radiofonica ti segue tenendoti compagnia. Anche il giornale radio rispetto al telegiornale è più "soft"; le notizie, seppur a volte tragiche, sono le stesse, ma non ti vengono sbattute sotto gli occhi in maniera talmente cruenta che a volte mi chiedo ( e spero vivamente di sbagliarmi) non ci sia una qualche sorta di compiacimemto. Sicuramente se ciò avesse anche una seppur minima giustificazione, ho comunque l'impressione che non si tenga conto sufficentemente della dignità umana e del rispetto che sempre bisogna riconoscere a chi è colpito da una avversità. Ancora ricordo, da bambina, nei grigi pomeriggi invernali, quando nel camino scoppietta un fuoco allegro che scalda e illumina la stanza, e la mamma che ci chiama per la merenda. Sento ancora il sapore, il gusto di quella croccante fetta di pane "adorna" di pomodoro e insaporita da un filo d'olio; buonissima!! Dicevo; con la merenda fra le mani ci sediamo attorno a questo apparecchio, che allora aveva le dimensioni di un piccolo mobile, e alle ore 16, o giù di lì, il conduttore tutti i giorni legge un capitolo di un libro per ragazzi. Non si limita solo a leggere, ma produce tutti quei suoni a completamento della storia che la rendono più accattivante e intrigante. E alla fine di questa mezz'ora di avventura ci saluta e, come un caro amico, ci da appuntamento per l'indomani.
Ma le emozioni non finiscono perchè dopo il programma ci sono le " riflessioni " di noi bambini, riviviamo l'avventura esprimendo le nostre osservazioni, le nostre emozioni condividendole fra noi e alla fine coinvolgendo anche la mamma e il papà ( quando presente), in una parola DIALOGO. Mi sono resa conto solo molto più tardi quanto importanti siano stati quei pomeriggi.
Se chiudo gli occhi mi rivedo ancora intorno al focolare, sento ancora il profumo del pane che esce dal forno, delle caldarroste che scoppiettano sul fuoco e l'odore della legna che brucia: si! percepisco questi odori, questi profumi, come si sprigionassero ora, in questo istante. Mi capita, come penso a molti, di percepire un profumo "antico" e improvvisamente venire proiettata in un tempo lontano: il profumo delle mele cotogne; e all'improvviso sono nella casa della nonna di fronte al baule della biancheria che sprigiona questo profumo. Il profumo della cannella; ed eccomi di fronte al grande albero di natale, pieno di frutta: mandarini, noci, bastoncini di cannella, poi fiocchi di vari colori e batuffoli di cotone per emulare la neve. Odo perfino lo scalpiccio frettoloso dei passanti e le risate dei bambini che giocano con la neve e ai quali fra un momento mi unirò, non prima di avere indossato guanti e cappotto altrimenti !! chi la sente la nonna!!
La nonna, questa preziosa figura che ancora mi accompagna, la mia mano di bambina nella sua, ruvida e rugosa eppure così sicura, protettiva, a volte necessariamente severa, sempre prodiga di carezze; vedo ancora la sua figura un pò curva vestita di nero, ma radiosa, il sorriso sempre irradiava dal suo volto bello quasi regale eppure così dolce, illuminato dagli occhi azzurri indagatori (non le si poteva mentire) . Guai a noi bambini quando quegli occhi si tingevano di blù, qualcuno di noi aveva fatto una marachella e doveva aspettarsi la conseguente punizione. Niente di sconvolgente, ma pur sempre una punizione, a volte era il "colpevole" stesso a sceglierla e non è mai stata messa in discussione dalla nonna; altri tempi, altri bambini e soprattutto altre nonne. Questa donna meravigliosa che ha dedicato tutta la sua vita agli altri, che non ha mai chiesto nulla per sè, che se n'è andata in punta di piedi, silenziosamente addormentandosi senza più un risveglio, le sue ultime parole per me "buona notte piccola mia, fai bei sogni".
Arrivederci alla " parte terza".
Festa di compleanno 2
Sono intenta a cucinare per il pranzo di oggi, riso con fiori di zucca ( del mio orto), e sto pensando a un regalo di compleanno. Ok il regalo classico l'ho già comperato, ma voglio fare qualche cosa di personale fatto da me. Ho trovato!!! gli farò un portachiavi per la macchina con lo stemma della Fiorentina, la sua squadra del cuore. Andrò sul sito della Fiorentina per visualizzare il logo e poi.... ago e filo! Lo posterò e sarò lieta di sentire i vostri pareri. Buon lavoro a me.
martedì 10 maggio 2016
Festa di compleanno
Ha detto Barbara Jhonson:
Alcune persone per quanto invecchino non perdono mai la loro bellezza semplicemente la trasferiscono dal volto al cuore.
Ecco, così io vedo mio marito che fra pochi giorni compie gli anni.
Ha raggiunto quella età che è d'obbligo festeggiare con particolare enfasi. Sarà una festa a sorpresa, mia figlia ed io, che siamo le artefici dell'organizzazione, abbiamo già provveduto agli inviti e alla prenotazione della location. Per la torta, ci penserà una pasticceria della zona, mentre le diverse portate quali antipasti, primi, secondi e stuzzichini vari saranno prodotti dalle nostre mani, mie e di mia figlia che è dotata di una fantasia proverbiale, mentre io sono più tradizionalista, per intenderci: pasticcio di lasagne, cannelloni al forno, panini ai cereali fatti in casa e farciti con salumi vari ecc.
Il menù vero e proprio dobbiamo ancora definirlo bene, il difficile è preparare il tutto di nascosto a mio marito, e allora ci ritroviamo a preparare piani a degli orari improponibili, perchè oltre alla preparazione delle varie portate, sarà necessario rendere il posto che abbiamo scelto, degno di tale evento. E tutto questo sempre in gran segreto....speriamo che non ""mangi la foglia!!!!!!""
Vi terrò aggiornati.
Alcune persone per quanto invecchino non perdono mai la loro bellezza semplicemente la trasferiscono dal volto al cuore.
Ecco, così io vedo mio marito che fra pochi giorni compie gli anni.
Ha raggiunto quella età che è d'obbligo festeggiare con particolare enfasi. Sarà una festa a sorpresa, mia figlia ed io, che siamo le artefici dell'organizzazione, abbiamo già provveduto agli inviti e alla prenotazione della location. Per la torta, ci penserà una pasticceria della zona, mentre le diverse portate quali antipasti, primi, secondi e stuzzichini vari saranno prodotti dalle nostre mani, mie e di mia figlia che è dotata di una fantasia proverbiale, mentre io sono più tradizionalista, per intenderci: pasticcio di lasagne, cannelloni al forno, panini ai cereali fatti in casa e farciti con salumi vari ecc.
Il menù vero e proprio dobbiamo ancora definirlo bene, il difficile è preparare il tutto di nascosto a mio marito, e allora ci ritroviamo a preparare piani a degli orari improponibili, perchè oltre alla preparazione delle varie portate, sarà necessario rendere il posto che abbiamo scelto, degno di tale evento. E tutto questo sempre in gran segreto....speriamo che non ""mangi la foglia!!!!!!""
Vi terrò aggiornati.
Le ciabatte cifrate
Ancora punto croce, ed ecco che l'iniziale del vostro nome appare, come per magia sulle vostre ciabatte preferite; più personalizzate di così!
domenica 8 maggio 2016
Una volta era un vasetto di yuogurt
Ancora riciclo del vetro; questa volta è di scena un vasetto di yougurt, dopo averlo gustato, l'ho lavato e asciugato, poi con colla vinilica e spago colorato l'ho rivestito all'esterno e protetto con uno spray all'acqua. Quello che un tempo era un vasetto di yougurt si è trasformato in un contenitore per stuzzicadenti.
venerdì 6 maggio 2016
Quadro a mezzo punto
Nella vita a volte bisogna far fronte ad avversità che ti mettono a dura prova. Una banale visita da uno specialista e ti cade il mondo addosso; hai una famiglia un bambino piccolo che ha ancora disperatamente bisogno della sua mamma, e tu cosa puoi fare? nulla, se non sottoporti a esami su esami e poi la decisione più difficile: affronto l'operazione? ci sono rischi. Ricordo ancora il giorno del ricovero, l'aria fresca del mattino e il sole che sorgeva luminoso mi hanno dato coraggio, mi hanno dato speranza. Ed eccomi in convalescenza, tante ore trascorse a letto poi su una poltrona ed è nato questo quadro a mezzo punto: ho utilizzato un canovaccio già disegnato e le matassine di cotone a corredo del kit di lavoro. Il kit lo potete trovare presso qualsiasi merceria ben fornita e in diversi soggetti. Terminato il lavoro l'ho fatto incorniciare da un bravo artigiano e l'ho posizionato sul letto. Ed è ancora lì a ricordarmi la speranza.
giovedì 5 maggio 2016
Cornice multicolor
L'ho pensata per incorniciare le foto dei miei cuccoli. La trovo allegra, mette di buon umore!!!!!!!
Cornice rivisitata o portamenù!!
Cornice in legno naturale acquistata in un negozio di bricolage, l'ho patinata di bianco avorio poi scartavetrata insistendo sulle due bande laterali, con uno straccetto, imbevuto di un pigmento liquido nero, ho strofinato il legno. Dove avevo insistito con la carta vetrata il liquido è penetrato maggiormente rispetto al resto conferendo alla cornice un aspetto vissuto. Ho poi utilizzato della cera neutra per lucidare. Questa cornice oltre che racchiudere la vostra foto preferita, può essere utilizzata anche per scriverci il menù del giorno, vi piace l'idea?
Bomboniera per maschietto
Anche questo sacchetto, come quello per bambina, può essere utilizzato come bomboniera per neonato oppure come profumatore per cassetto.
Nappina profumata
Questo cuore, personalizzato dall'iniziale del proprio nome, può essere utilizzato come nappina da appendere all'anta dell'armadio come ad un cassetto del comò, oppure, permeato della fragranza preferita, come profumatore per cassetti o armadi.
mercoledì 4 maggio 2016
Bomboniera per bambina, oppure...........
Questo sacchetto può essere utilizzato come bomboniera per neonata e poi, aggiungendovi una fresca fragranza, come profumatore per cassetti.
martedì 3 maggio 2016
Sacchetti profumati declinati al maschile
Anche i nostri uomini avranno il piacere di avere gli armadi e i loro cassetti sempre profumati; sarà sufficiente utilizzare queste simpatiche "cravatte" permeate del loro profumo preferito.
Portaconfetti o profumatore per cassetti?
Questo sacchettino può essere indifferentemente utilizzato o come portaconfetti per una speciale ricorrenza, o come sacchetto profumato da inserire all'interno di un cassetto dotandolo del profumo preferito, fresco per un bambino, speziato x un uomo. Prossimamente posterò sacchetti profumati dal taglio prettamente maschile, più machi!!
domenica 1 maggio 2016
Come Gianburrasca - parte prima -
01 maggio 2016 - PROLOGO:
Ho scritto queste mie riflessioni già da qualche tempo, ma solo ora mi sento pronta per condiverle.
Pagina bianca, panico, e adesso cosa scrivo. All'improvviso mi viene alla mente un libro che ho letto da bambina "Il giornalino di Gianburrasca". Giovannino riceve in regalo un diario, è preso da un senso di disorientamento quando si trova davanti la pagina bianca. Ebbene, come Giovannino Stoppani comincerò col descrivermi: sono una "giovane" signora che sta raggiungendo l'autunno della vita; che ha amato, lavorato........vissuto come milioni di altre persone sulla terra, soprattutto per gli altri. La famiglia, il lavoro, gli amici. E adesso? Adesso ho deciso di fare ciò che amo di più. Ma quali sono le cose che amo? Tante!! Amo leggere, ho la casa piena di libri che spaziano dai romanzi ai thriller passando attraverso manuali di bricolage (tanti) piuttosto che trattati di psicologia; amo cucire: quando avevo i figli piccoli confezionavo per loro graziosi abitini, abbellivo le loro camere con tende, copriletti, cuscini, pouf e costruivo per loro bambole e trenini di pannolenci; amo il giardinaggio, un cespuglio di rose con il suo profumo e i suoi colori mi riempie il cuore di serenità e gratitudine, amo cucinare, sono brava (a detta degli altri) nella preparazione dei primi piatti; amo riciclare e anche trasformare l'uso degli oggetti. MI PIACE METTERMI IN GIOCO, avere sempre nuovi obbiettivi da raggiungere.
È come se le ore scorressero fra le dita, veloci, troppo veloci, vorrei rallentarle, vorrei che mi permettessero di fare tante cose, tutte quelle che mi sono prefissa; ma forse è solo un modo per illudersi di rallentare il tempo. Il tempo, le stagioni; mi ritengo fortunata, riesco ancora a stupirmi di un giorno di primavera con l'aria appena appena tiepida, mi commuove il lento ondeggiare delle foglie gialle in una giornata autunnale, mi rinvigorisce e mi trasmettere voglia di vivere il sole che accarezza la pelle, e che dire delle cime innevate luccicanti quando il sole le sfiora mandando riflessi dorati che si inseguono sui crinali, ora in luce ora in ombra in una continua corsa immutevole. La natura, questa meravigliosa maestra di vita, così vilipesa, così ferita, eppure è sufficente immergersi in essa , sfiorare il tronco di un albero per assaporare la vita che esso racchiude; la sua rugosità, i suoi anfratti , la sua forza, la sua maestà; eppure lo feriamo, lo sfregiamo anche solo per incidervi un cuore, dimenticandoci che per noi è vita!!!. Avete mai passeggiato in un bosco ascoltando, intendo dire ascoltando veramente, i suoni che esso produce? il chiacchericcio delle foglie secche (sembra di ascoltare una vecchia comare) il fruscio di quelle mosse dal vento, un cinguettio, ora vicino ora lontano, un ramo che si spezza e non sempre perchè calpestato, il suono ritmato di un picchio; il bosco parla, il bosco è vivo!! verso l'imbrunire si quieta, tutti i rumori si affievoliscono, sono come ovattati, si prepara per la notte dove i consueti suoni vengono soppiantati da altri; gli animali notturni si svegliano e si preparano per la caccia.
Quando sola nel mio studiolo osservo un pezzo di legno raccolto nei miei vagabondaggi; lo rigiro, lo studio, lo accarezzo, cerco di carpirne i segreti più profondi e allora, solo allora capisco in quale oggetto si trasformerà, non sono io che decido, io sono solo l'artefice della sua trasformazione. Così da un semplice pezzo di legno nasce un mio, solo mio, piccolissimo capolavoro.
Mi piace ascoltare, e non solo le voci della natura, le voci degli uomini o per meglio dire le voci dell'umanità. La voce di un bambino, ora argentina ora petulante, ma sempre interrogativa piena di domande anche se inespresse, anzi più è silenziosa ( ed è qui che bisogna ascoltare con più attenzione) più chiede, esige delle risposte; la voce dell'uomo, talvolta piena d'amore, di promesse, di speranze a volte disattese, ma solo in apparenza; bisogna "ascoltare "anche gli sguardi, che dicono più di mille parole. Con questo non voglio dire che è sufficente saper ascoltare perchè tutto vada per il meglio, che i mali che affliggono questo pianeta si possano risolvere; certamente a volte se invece di ascoltare la propria voce si facesse più attenzione alle parole che giungono al nostro orecchio, il dialogo sarebbe più proficuo. Ascoltare e osservare ci arricchisce; quando leggo, ascolto le parole che scorrono davanti ai miei occhi e osservo le immagini, le situazioni che l'autore mi propone; sono però immagini mie, prodotte dalla mia immaginazione che attinge alla mia fantasia, ma anche alla mia sensibilità. Avete mai letto un romanzo e poi successivamente visto il film tratto dallo stesso romanzo? Quasi sempre ciò che ci propone il regista non corrisponde a quello che la nostra mente ha prodotto, noi siamo i registi di quello che stiamo leggendo ed è stupendo entrare in contatto con i personaggi, fare parte della loro storia, emozionarci, arrabbiarci, spaventarci, piangere e ridere con loro; e alla fine, all'ultima pagina c'è quasi un senso di abbandono come se un amico, un caro amico ci lasciasse; ma no, non ci abbandona veramente, perchè è sempre lì sullo scaffale della libreria pronto a essere letto ancora e ancora, tutte le volte che sentiamo il bisogno di rincontrarlo. I libri, questi insostituibili amici, non ti tradiscono mai, come amici sinceri non ti giudicano, sono sempre presenti; in una giornata storta riescono a farti sorridere, se poni loro delle domande, da loro avrai le risposte.
Amicizia, a volte ci si riempie la bocca con questa parola, ma l'amicizia, la vera amicizia, è davvero così diffusa come sembra? Io non credo!! Certamente credo nell'amicizia, ma i veri amici sono davvero pochi; e chi ha la fortuna di avere un vero amico deve essere consapovole del fatto che è una persona privilegiata. L'amico non chiede, ascolta, ti osserva, intuisce i tuoi bisogni, i tuoi dubbi, le tue preoccupazioni, le tue gioie, sa, perchè è in sintonia con te, cosa c'è nel tuo cuore, nella tua mente, e ti conduce verso quei lidi, fossero anche solo speranze, che già sono dentro di te. L'Amico vero ti ci conduce per mano senza nulla chiedere.
Un giorno qualcuno ha scritto: L'AMICO È UNO CHE SA TUTTO DI TE E TI VUOLE BENE LO STESSO. Quanta profondità in queste parole!!!.
L'amico, come ho detto, ti conosce nel profondo; un esempio illuminante l'ho vissuto oggi. All'inizio in questa esposizione di pensieri, mi sono definita un'anziana signora , questo termine non mi ha mai soddisfatto, non mi rappresenta e non perchè anagraficamente non lo sia, ma il mio io più profondo è ancora curioso, inizia ogni giorno con l'entusiasmo di un fanciullo, con voglia di fare, ancora di imparare, si pone mille domande e cerca le risposte, i mie interessi spaziano dalla letteratura alla politica, dalle arti alla scienza, la mia giornata non è mai noiosa o monotona, è viva e vitale; questo non è sinonimo di vecchiaia, di decadimento bensì di voglia di vivere quindi, giovinezza, anche se solo mentale. Recitava il poeta " giovinezza giovinezza che si fugge tuttavia chi vuol esser lieto sia del doman non v'è certezza". La giovinezza fisica decade, teniamoci ben stretta ed alimentiamo sempre fintantochè ci è possibile la giovinezza del cuore e della mente. Come ho detto il termine che in un primo momento ho utilizzato per definirmi non ritengo mi rappresenti, ed è così che oggi nel leggere queste mie riflessioni la mia perspicace Amica mi ha fatto notare che mai ha pensato a me come a una persona anziana, "questo vocabolo è quanto di più sbagliato ci può essere per rappresentarti". Da un lato la mia vanità è stata positivamente sollecitata, da un altro le sue parole mi hanno fatto riflettere e constatare che il vero amico ti conosce talmente bene che riesce ad anticipare i tuoi stessi pensieri.
La vecchiaia, questa terribile parola che ci riporta alla mente la fine inevitabile della nostra esistenza, che molti di noi vorrebbero esorcizzare, dimenticando che è ineluttabile, è solo una tappa della nostra vita e come tale va vissuta. Va vissuta come si segue il ritmo delle stagioni. Nella stagione estiva non ci viene in mente di addobbarci con cappotti, sciarpe e guanti, così come nella stagione invernale sarebbe quanto mai bizzarro utizzare sandali, calzoncini e canotte, così deve essere per le stagioni della vita. Eppure può capitare di incontrare persone un pò in là con gli anni vestiti come teen agers, e atteggiarsi a quei comportamenti tipici di quella età. Mi assale un senso di pena e mi domando dove è andata a finire la dignità. Con questo non voglio dire che a una certa età bisogna lasciarsi andare, anzi, ma ci deve essere un limite per avere sempre il RISPETTO di se stessi.
Il rispetto, nella nostra società, è diventato un vocabolo quanto mai obsoleto. Quante volte, ascoltando un qualsiasi dibattito in televione sia che tratti di temi di politica piuttosto che di attualità in genere o temi sportivi, assistiamo ad uno scontro verbale titanico dove ogni convenuto indifferente a quanti lo circondano persegue un suo personale ragionamento e a nulla valgono gli ammonimenti del conduttore che il più delle volte assomiglia a un domatore nella fossa dei leoni. Non me ne vogliano questi regali animali. A noi inermi spettatori non resta altro, per evitare lo scoramento, di spegnere.
Ho scritto queste mie riflessioni già da qualche tempo, ma solo ora mi sento pronta per condiverle.
Pagina bianca, panico, e adesso cosa scrivo. All'improvviso mi viene alla mente un libro che ho letto da bambina "Il giornalino di Gianburrasca". Giovannino riceve in regalo un diario, è preso da un senso di disorientamento quando si trova davanti la pagina bianca. Ebbene, come Giovannino Stoppani comincerò col descrivermi: sono una "giovane" signora che sta raggiungendo l'autunno della vita; che ha amato, lavorato........vissuto come milioni di altre persone sulla terra, soprattutto per gli altri. La famiglia, il lavoro, gli amici. E adesso? Adesso ho deciso di fare ciò che amo di più. Ma quali sono le cose che amo? Tante!! Amo leggere, ho la casa piena di libri che spaziano dai romanzi ai thriller passando attraverso manuali di bricolage (tanti) piuttosto che trattati di psicologia; amo cucire: quando avevo i figli piccoli confezionavo per loro graziosi abitini, abbellivo le loro camere con tende, copriletti, cuscini, pouf e costruivo per loro bambole e trenini di pannolenci; amo il giardinaggio, un cespuglio di rose con il suo profumo e i suoi colori mi riempie il cuore di serenità e gratitudine, amo cucinare, sono brava (a detta degli altri) nella preparazione dei primi piatti; amo riciclare e anche trasformare l'uso degli oggetti. MI PIACE METTERMI IN GIOCO, avere sempre nuovi obbiettivi da raggiungere.
È come se le ore scorressero fra le dita, veloci, troppo veloci, vorrei rallentarle, vorrei che mi permettessero di fare tante cose, tutte quelle che mi sono prefissa; ma forse è solo un modo per illudersi di rallentare il tempo. Il tempo, le stagioni; mi ritengo fortunata, riesco ancora a stupirmi di un giorno di primavera con l'aria appena appena tiepida, mi commuove il lento ondeggiare delle foglie gialle in una giornata autunnale, mi rinvigorisce e mi trasmettere voglia di vivere il sole che accarezza la pelle, e che dire delle cime innevate luccicanti quando il sole le sfiora mandando riflessi dorati che si inseguono sui crinali, ora in luce ora in ombra in una continua corsa immutevole. La natura, questa meravigliosa maestra di vita, così vilipesa, così ferita, eppure è sufficente immergersi in essa , sfiorare il tronco di un albero per assaporare la vita che esso racchiude; la sua rugosità, i suoi anfratti , la sua forza, la sua maestà; eppure lo feriamo, lo sfregiamo anche solo per incidervi un cuore, dimenticandoci che per noi è vita!!!. Avete mai passeggiato in un bosco ascoltando, intendo dire ascoltando veramente, i suoni che esso produce? il chiacchericcio delle foglie secche (sembra di ascoltare una vecchia comare) il fruscio di quelle mosse dal vento, un cinguettio, ora vicino ora lontano, un ramo che si spezza e non sempre perchè calpestato, il suono ritmato di un picchio; il bosco parla, il bosco è vivo!! verso l'imbrunire si quieta, tutti i rumori si affievoliscono, sono come ovattati, si prepara per la notte dove i consueti suoni vengono soppiantati da altri; gli animali notturni si svegliano e si preparano per la caccia.
Quando sola nel mio studiolo osservo un pezzo di legno raccolto nei miei vagabondaggi; lo rigiro, lo studio, lo accarezzo, cerco di carpirne i segreti più profondi e allora, solo allora capisco in quale oggetto si trasformerà, non sono io che decido, io sono solo l'artefice della sua trasformazione. Così da un semplice pezzo di legno nasce un mio, solo mio, piccolissimo capolavoro.
Mi piace ascoltare, e non solo le voci della natura, le voci degli uomini o per meglio dire le voci dell'umanità. La voce di un bambino, ora argentina ora petulante, ma sempre interrogativa piena di domande anche se inespresse, anzi più è silenziosa ( ed è qui che bisogna ascoltare con più attenzione) più chiede, esige delle risposte; la voce dell'uomo, talvolta piena d'amore, di promesse, di speranze a volte disattese, ma solo in apparenza; bisogna "ascoltare "anche gli sguardi, che dicono più di mille parole. Con questo non voglio dire che è sufficente saper ascoltare perchè tutto vada per il meglio, che i mali che affliggono questo pianeta si possano risolvere; certamente a volte se invece di ascoltare la propria voce si facesse più attenzione alle parole che giungono al nostro orecchio, il dialogo sarebbe più proficuo. Ascoltare e osservare ci arricchisce; quando leggo, ascolto le parole che scorrono davanti ai miei occhi e osservo le immagini, le situazioni che l'autore mi propone; sono però immagini mie, prodotte dalla mia immaginazione che attinge alla mia fantasia, ma anche alla mia sensibilità. Avete mai letto un romanzo e poi successivamente visto il film tratto dallo stesso romanzo? Quasi sempre ciò che ci propone il regista non corrisponde a quello che la nostra mente ha prodotto, noi siamo i registi di quello che stiamo leggendo ed è stupendo entrare in contatto con i personaggi, fare parte della loro storia, emozionarci, arrabbiarci, spaventarci, piangere e ridere con loro; e alla fine, all'ultima pagina c'è quasi un senso di abbandono come se un amico, un caro amico ci lasciasse; ma no, non ci abbandona veramente, perchè è sempre lì sullo scaffale della libreria pronto a essere letto ancora e ancora, tutte le volte che sentiamo il bisogno di rincontrarlo. I libri, questi insostituibili amici, non ti tradiscono mai, come amici sinceri non ti giudicano, sono sempre presenti; in una giornata storta riescono a farti sorridere, se poni loro delle domande, da loro avrai le risposte.
Amicizia, a volte ci si riempie la bocca con questa parola, ma l'amicizia, la vera amicizia, è davvero così diffusa come sembra? Io non credo!! Certamente credo nell'amicizia, ma i veri amici sono davvero pochi; e chi ha la fortuna di avere un vero amico deve essere consapovole del fatto che è una persona privilegiata. L'amico non chiede, ascolta, ti osserva, intuisce i tuoi bisogni, i tuoi dubbi, le tue preoccupazioni, le tue gioie, sa, perchè è in sintonia con te, cosa c'è nel tuo cuore, nella tua mente, e ti conduce verso quei lidi, fossero anche solo speranze, che già sono dentro di te. L'Amico vero ti ci conduce per mano senza nulla chiedere.
Un giorno qualcuno ha scritto: L'AMICO È UNO CHE SA TUTTO DI TE E TI VUOLE BENE LO STESSO. Quanta profondità in queste parole!!!.
L'amico, come ho detto, ti conosce nel profondo; un esempio illuminante l'ho vissuto oggi. All'inizio in questa esposizione di pensieri, mi sono definita un'anziana signora , questo termine non mi ha mai soddisfatto, non mi rappresenta e non perchè anagraficamente non lo sia, ma il mio io più profondo è ancora curioso, inizia ogni giorno con l'entusiasmo di un fanciullo, con voglia di fare, ancora di imparare, si pone mille domande e cerca le risposte, i mie interessi spaziano dalla letteratura alla politica, dalle arti alla scienza, la mia giornata non è mai noiosa o monotona, è viva e vitale; questo non è sinonimo di vecchiaia, di decadimento bensì di voglia di vivere quindi, giovinezza, anche se solo mentale. Recitava il poeta " giovinezza giovinezza che si fugge tuttavia chi vuol esser lieto sia del doman non v'è certezza". La giovinezza fisica decade, teniamoci ben stretta ed alimentiamo sempre fintantochè ci è possibile la giovinezza del cuore e della mente. Come ho detto il termine che in un primo momento ho utilizzato per definirmi non ritengo mi rappresenti, ed è così che oggi nel leggere queste mie riflessioni la mia perspicace Amica mi ha fatto notare che mai ha pensato a me come a una persona anziana, "questo vocabolo è quanto di più sbagliato ci può essere per rappresentarti". Da un lato la mia vanità è stata positivamente sollecitata, da un altro le sue parole mi hanno fatto riflettere e constatare che il vero amico ti conosce talmente bene che riesce ad anticipare i tuoi stessi pensieri.
La vecchiaia, questa terribile parola che ci riporta alla mente la fine inevitabile della nostra esistenza, che molti di noi vorrebbero esorcizzare, dimenticando che è ineluttabile, è solo una tappa della nostra vita e come tale va vissuta. Va vissuta come si segue il ritmo delle stagioni. Nella stagione estiva non ci viene in mente di addobbarci con cappotti, sciarpe e guanti, così come nella stagione invernale sarebbe quanto mai bizzarro utizzare sandali, calzoncini e canotte, così deve essere per le stagioni della vita. Eppure può capitare di incontrare persone un pò in là con gli anni vestiti come teen agers, e atteggiarsi a quei comportamenti tipici di quella età. Mi assale un senso di pena e mi domando dove è andata a finire la dignità. Con questo non voglio dire che a una certa età bisogna lasciarsi andare, anzi, ma ci deve essere un limite per avere sempre il RISPETTO di se stessi.
Il rispetto, nella nostra società, è diventato un vocabolo quanto mai obsoleto. Quante volte, ascoltando un qualsiasi dibattito in televione sia che tratti di temi di politica piuttosto che di attualità in genere o temi sportivi, assistiamo ad uno scontro verbale titanico dove ogni convenuto indifferente a quanti lo circondano persegue un suo personale ragionamento e a nulla valgono gli ammonimenti del conduttore che il più delle volte assomiglia a un domatore nella fossa dei leoni. Non me ne vogliano questi regali animali. A noi inermi spettatori non resta altro, per evitare lo scoramento, di spegnere.
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